Il rito del commiato è una cerimonia semplice, intensa e ricca di calore e di solidarietà, per ricordare ciò che il defunto ha rappresentato in vita.

La Socrem ritiene particolarmente importante che la cremazione sia accompagnata da una cerimonia, sentita e partecipata, in grado di attribuire solennità al momento della separazione da un familiare defunto.

I Soci o familiari che vogliono fruire di questo servizio devono prendere contatti con la segreteria per i dettagli della cerimonia.

Sala del commiato

La legge 130 del 2001 ha previsto che il rito della cremazione si svolga in luoghi adeguati, obbligando i Comuni a predisporre "sale attigue ai crematori per consentire il rispetto dei riti di commemarazione del defunto e un dignitoso commiato".

All’interno del Cimitero Monumentale di Pavia è stata realizzata la Sala del commiato o Sala dell’accoglienza: una sala, luminosa e maestosa, ma al tempo stesso semplice e sobria e, soprattutto, priva di sovrastrutture o decorazioni che possano richiamare specifiche simbologie religiose.

Può essere utilizzata per cerimonie di commiato sia per cittadini atei, sia per credenti di fede cattolica o di altra religione. In sostanza, è una sala destinata ad onorare, in un contesto appropriato e dignitoso, i defunti con un ultimo saluto dopo la cerimonia religiosa o attraverso un rito laico.

Il Rito del commiato è un modo per commemorare il defunto secondo la sensibilità di ognuno, con brevi indirizzi di saluto, ricordandone la vita, gli affetti e trascorrendo assieme ancora qualche istante, anche seguendo le disposizioni suggerite dallo scomparso. Il rito può essere accompagnato da musiche, letture di poesie, semplici discorsi o racconto di aneddoti.

Il Rito di commiato è importante per chi se ne va ma è ugualmente importante per chi ricorda.
I familiari, i parenti e gli amici si riuniscono nella Sala dell’accoglienza, luogo della parola, del pensiero e ambiente sereno, dove possono riflettere, scambiarsi emozioni e condividere sentimenti per superare lo sconforto e rendere meno doloroso il distacco dal congiunto.

Soci o familiari che vogliono beneficiare di questo servizio, devono prendere contatti con la Socrem.