Con quello che è chiamato comunemente “testamento biologico o biotestamento” i cittadini maggiorenni, possono dichiarare le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), ossia possono depositare, in un registro dedicato, presso lo Stato Civile del comune di residenza, le proprie volontà, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi.
Allo scopo di verificare l’attuazione della Legge 219/2017, che regola il testamento biologico, la Socrem (Società Cremazioni) di Pavia, ha promosso un’indagine che ha coinvolto tutti i comuni della provincia di Pavia.
L’indagine vuole verificare la diffusione e la presenza del Registro DAT, inoltre, se sono state predisposte le informazioni necessarie per orientare i residenti e i cittadini circa la presenza dello stesso registro.
La Legge prevede che le informazioni siano fornite da personale medico, come il medico di famiglia, i medici dei reparti di cure palliative, le stesse strutture sanitarie territoriali.
Le disposizioni affidano ai sanitari l’orientamento circa la dichiarazione DAT e solo dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte, la Legge prevede la possibilità per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche o singoli trattamenti sanitari.
In passato abbiamo assistito a casi emblematici, come quello Eluana Englaro, che pur vivendo da anni in stato vegetativo, non ha potuto appellarsi ad una normativa che impedisse l’accanimento terapeutico.
La Socrem si è prefissa di accertare se le opportunità della Legge siano conosciute dai cittadini; a questo scopo abbiamo già avviato confronti con la struttura di ATS Pavia e con l’Ordine dei Medici di Pavia, con l’intento di proporre e creare le condizioni per un’informazione scientifica adeguata da rendere pubblica e diffonderla negli ambulatori e nelle strutture sanitarie.
A breve l’indagine, che è in corso dallo scorso 10 gennaio, ci restituirà una fotografia dell’esistente e ci consentirà di diffondere i risultati che verranno messi a disposizione dei medici, delle strutture sanitarie e degli stessi comuni della nostra provincia. Il nostro contributo è costante e ci sentiamo impegnati nella diffusione di informazioni utili ai cittadini, dichiarando fin da subito la volontà di un lavoro comune.
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